Torino, 1959-1969. Dai «Quaderni rossi» a Lotta continua
Quando e come nasce la nuova sinistra in Italia? Prima del ’68, da chi era rappresentata? Quali sono le radici del movimento del ’68-’69? Sono queste le principali domande a cui il film-documentario Il decennio rosso tenta di dare una risposta.
Il film è basato sul libro Com’eri bella classe operaia di Romolo Gobbi, sulla preziosa documentazione del Fondo Gobbi – oggi conservato presso l’archivio storico del Comune di Viverone – ed è realizzato a partire dalle testimonianze di alcuni primari interpreti delle lotte politiche e sindacali degli anni Sessanta.
Gobbi, il protagonista del film, commenta i passi salienti del suo libro a trent’anni dalla pubblicazione, rievocando la lunga stagione delle lotte operaie a Torino che precedono l'autunno caldo (dalle prime agitazioni FIAT del dopoguerra agli scioperi Lancia del gennaio 1961, dai fatti di piazza Statuto del luglio ’62 alla rivolta di Corso Traiano del luglio ’69) e ricostruendo criticamente e puntualmente l’esperienza delle riviste «Quaderni rossi» e «Classe operaia», che lo vide tra i principali e più avveduti protagonisti. Attorno ai «Quaderni rossi» e a «Classe operaia» si formò un nucleo di intellettuali (da Raniero Panzieri a Mario Tronti, da Alberto Asor Rosa a Massimo Cacciari, da Toni Negri allo stesso Romolo Gobbi – per citare solo alcuni tra i più conosciuti) che seppe trasmettere la teoria e la pratica rivoluzionaria al nuovo movimento del Sessantotto, quindi alle prime organizzazioni politiche strutturate della sinistra extraparlamentare, Potere Operaio e Lotta Continua.
La generazione che ha vissuto la prima vicenda rivoluzionaria del secondo dopoguerra – rappresentata da Romolo Gobbi, Emilio Soave, Rino Fassio e Claudio Dellavalle – ci fornisce un’utile e stimolante chiave di lettura degli avvenimenti che stanno alla base e hanno contribuito a dare vita alla nuova sinistra extraparlamentare in Italia.
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